Il mastino dei Baskerville

Le Chien des Baskerville

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   M. SHERLOCK HOLMES

   Sherlock Holmes, che olitamente si alzava molto tardi alla mattina - tranne i molto frequenti casi in cui rimaneva in piedi tutta la notte - era seduto al tavolo della prima colazione. Io mi ero chinato sulla stuoia distesa accanto al caminetto e avevo raccolto il bastone da passeggio dimenticato dal nostro ospite della sera prima. Era un bellissimo esemplare di solido legno, dall'impugnatura a bulbo del tipo noto col nome di "Penang lawyer". Proprio al disotto del pomo c’era una grossa striscia d'argento, larga quasi un pollice. Vi era inciso sopra: "A James Mortimer, M.R.C.S., da parte dei suoi amici del C.C.H.", con data "1884". Era proprio il tipo di bastone da passeggio che sono soliti portare i medici di famiglia all'antica: era dignitoso, massiccio, ispirava fiducia.

   Ce matin-là, M. Sherlock Holmes qui, sauf les cas assez fréquents où il passait les nuits, se levait tard, était assis devant la table de la salle à manger. Je me tenais près de la cheminée, examinant la canne que notre visiteur de la veille avait oubliée. C’était un joli bâton, solide, terminé par une boule — ce qu’on est convenu d'appeler « une permission de minuit ». Immédiatement au-dessous de la pomme, un cercle d’or, large de deux centimètres, portait l’inscription et la date suivantes : « À M. James Mortimer, ses amis du C. C. H. — 1884 ». Cette canne, digne, grave, rassurante, ressemblait à celles dont se servent les médecins « vieux jeu ».

   - Dunque, Watson, le che cosa dice?

   « Eh bien, Watson, me dit Holmes, quelles conclusions en tirez-vous ? »

   Holmes sedeva di spalle e non riuscivo perciò a capire come avesse fatto ad accorgersi dei miei movimenti.

   Holmes me tournait le dos et rien ne pouvait lui indiquer mon genre d’occupation.

   - Come diavolo ha potuto capire quello che stavo facendo? Scommetto che lei ha gli occhi anche sulla nuca!

   « Comment savez-vous ce que je fais ? Je crois vraiment que vous avez des yeux derrière la tête.

   - Ho perlomeno una bella caffettiera d'argento lustro proprio di fronte a me - mi rispose. - Ma mi dica, Watson, cosa ne pensa della mazza da passeggio del nostro visitatore? Dal momento che siamo stati così poco fortunati da incontrarlo, e non abbiamo perciò la più pallida idea dello scopo della sua visita, questo ricordo fortuito viene ad assumere una certa importanza. Vediamo se lei riesce a ricostruirmi l'uomo dall'esame del suo bastone.

   — Non ; mais j’ai, en face de moi, une cafetière en argent, polie comme un miroir. Allons, Watson, communiquez-moi les réflexions que vous suggère l’examen de cette canne. Nous avons eu la malchance de manquer hier son propriétaire et, puisque nous ignorons le but de sa visite, ce morceau de bois acquiert une certaine importance.

   - Io penso - dissi, seguendo per quanto mi era possibile i metodi del mio amico - che il dottor Mortimer deve essere un medico in età, con una buona clientela, e molto stimato, dal momento che coloro che lo conoscono gli hanno offerto questo pegno della loro ammirazione.

   — Je pense, répondis-je, suivant de mon mieux la méthode de mon compagnon, que le docteur Mortimer doit être quelque vieux médecin, très occupé et très estimé, puisque ceux qui le connaissent lui ont donné ce témoignage de sympathie.

   - Bene ! - esclamò Holmes. - Bravo !

   — Bien, approuva Holmes… très bien !

   - Penso pure che con tutta probabilità deve essere un medico di campagna, il quale compie quasi sempre a piedi il suo giro di visite.

   — Je pense également qu’il y a de grandes probabilités pour que le docteur Mortimer soit un médecin de campagne qui visite la plupart du temps ses malades à pied.

   - E perché questo?

   — Pourquoi ?

   - Perché questo bastone, che pure in origine deve essere stato bellissimo, è ormai talmente conciato che stento a immaginarlo di proprietà di un professionista cittadino. Il grosso puntale di ferro è tutto consumato; è perciò evidente che deve aver fatto del gran camminare, con questo bastone.

   — Parce que cette canne, fort jolie quand elle était neuve, m’apparaît tellement usée que je ne la vois pas entre les mains d’un médecin de ville. L’usure du bout en fer témoigne de longs services.

   - Giustissimo! - osservò Holmes.

   — Parfaitement exact ! approuva Holmes.

   - E poi c'è quel "da parte degli amici del C.C.H.". Secondo me, deve trattarsi di qualche circolo di caccia; sarà qualche società venatoria locale i cui soci si saranno probabilmente avvalsi delle sue prestazioni mediche, e che avranno voluto ringraziarlo con questo piccolo presente.

   — Et puis, il y a encore ces mots : « Ses amis du C. C. H. ». Je devine qu’il s’agit d’une société de chasse…. Le docteur aura soigné quelques-uns de ses membres qui en reconnaissance, lui auront offert ce petit cadeau.

   - Francamente, Watson, lei supera se stesso - disse Holmes scostando la sedia e accendendosi una sigaretta. - Devo riconoscere che in tutte le relazioni che lei ha avuto la bontà di stendere intorno alle mie modeste imprese, lei ha solitamente sottovalutato le sue capacità personali. Può essere che lei non sia luminoso in sè, ma indubbiamente è un conduttore di luce. Alcuni individui, pur senza possedere il genio, hanno il notevole potere di stimolarlo. Confesso, mio caro amico, di essere molto in debito verso di lei!

   — En vérité, Watson, vous vous surpassez, fit Holmes, en reculant sa chaise pour allumer une cigarette. Je dois avouer que, dans tous les rapports que vous avez bien voulu rédiger sur mes humbles travaux, vous ne vous êtes pas assez rendu justice. Vous n’êtes peut-être pas lumineux par vous-même ; mais je vous tiens pour un excellent conducteur de lumière. Il existe des gens qui, sans avoir du génie, possèdent le talent de le stimuler chez autrui. Je confesse, mon cher ami, que je suis votre obligé. »

   Holmes non mi aveva mai lodato tanto in vita sua e devo ammettere che le sue parole in quel momento mi procurarono una viva soddisfazione, poiché spesso ero rimasto ferito dalla sua indifferenza verso l'ammirazione che io avevo sempre manifestata nei suoi confronti e verso i miei tentativi di dare pubblicità ai suoi metodi. Mi sentivo inoltre orgoglioso nel constatare di essere riuscito a impadronirmi dei suoi sistemi al punto da poterli applicare in un modo che mi aveva guadagnato la sua approvazione. Mi tolse di mano il bastone e lo esaminò per alcuni istanti a occhio nudo; assumendo di colpo un'espressione interessata, posò la sigaretta e portando la mazza accanto alla finestra cominciò ad esaminarla ancora con una lente convessa.

   Auparavant, Holmes ne m’avait jamais parlé ainsi. Ces paroles me firent le plus grand plaisir, car, jusqu’alors, son indifférence aussi bien pour mon admiration que pour mes efforts tentés en vue de vulgariser ses méthodes, m’avait vexé. De plus, j’étais fier de m’être assimilé son système au point de mériter son approbation quand il m’arrivait de l’appliquer. Holmes me prit la canne des mains et l’examina à son tour pendant quelques minutes. Puis, soudainement intéressé, il posa sa cigarette, se rapprocha de la fenêtre et la regarda de nouveau avec une loupe.

   - Interessante, per quanto elementare - fece ritornando al suo angolo favorito all'estremità del piccolo divano. - Questo bastone presenta certamente un paio di indizi e ci offre la base per parecchie deduzioni.

   « Intéressant, quoique élémentaire, fit-il, en retournant s’asseoir sur le canapé, dans son coin de prédilection. J’aperçois sur cette canne une ou deux indications qui nous conduisent à des inductions.

   - Mi sono forse lasciato sfuggire qualcosa? - chiesi con una certa aria d'importanza. - Credo di non aver trascurato alcun particolare degno di nota!

   — Quelque chose m’aurait-il échappé ? dis-je d’un air important. Je ne crois pas avoir négligé de détail essentiel.

   - Temo, mio caro Watson, che la maggior parte delle sue conclusioni siano sbagliate. Quando ho affermato che lei stimola la mia intelligenza intendevo dire, per essere franco, che nel notare le sue manchevolezze, io sono stato di quando in quando guidato verso la verità. Non che lei sia del tutto in errore nel caso attuale. Si tratta indubbiamente di un medico di campagna e che cammina parecchio.

   — Je crains, mon cher Watson, que la plupart de vos conclusions ne soient erronées. Quand je prétendais que vous me stimuliez, cela signifiait qu’en relevant vos erreurs j’étais accidentellement amené à découvrir la vérité…. Oh ! dans l’espèce, vous ne vous trompez pas complètement. L’homme est certainement un médecin de campagne… et il marche beaucoup.

   - Dunque avevo ragione.

   — J’avais donc raison.

   - Fino a un certo punto.

   — Oui, pour cela.

   - Ma poi basta.

   — Mais c’est tout ?

   - No, no, mio caro Watson, non si offenda, per cortesia. Secondo me, per esempio, è più probabile che un medico riceva un dono da un ospedale che non da un circolo di caccia, e perciò quando vedo le iniziali "C.C." poste innanzi a questa H, ospedale esse mi suggeriscono naturalmente le parole "Charing Cross".

   — Non, non, mon cher Watson… pas tout – tant s’en faut. J’estime, par exemple, qu’un cadeau fait à un docteur s’explique mieux venant d’un hôpital que d’une société de chasse. Aussi, lorsque les initiales « C. C. » sont placées avant celle désignant cet hôpital, les mots « Charing Cross » s’imposent tout naturellement.

   - Può darsi che lei abbia ragione.

   — Peut-être.

   - A mio avviso le probabilità sono dirette in questo senso, e se partiamo da tale presupposto avremo una nuova base su cui costruire la personalità del nostro ignoto visitatore.

   — Des probabilités sont en faveur de mon explication. Et, si nous acceptons cette hypothèse, nous avons une nouvelle base qui nous permet de reconstituer la personnalité de notre visiteur inconnu.

   - E va bene: ammettiamo dunque che le iniziali "C.C.H." stiano per "Charing Cross Hospital": quali altre intuizioni possiamo dedurre da ciò?

   — Alors, en supposant que C. C. H. signifie « Charing Cross Hospital », quelles autres conséquences en déduirons-nous ?

   - Non lo vede da solo? Lei conosce i miei metodi. Li applichi!

   — Vous ne les trouvez-pas ?… Vous connaissez ma méthode…. Appliquez-la !

   - Io non vedo che un'unica conclusione possibile: che cioè quest'uomo abbia esercitato la professione in città prima di trasferirsi in campagna.

   — La seule conclusion évidente est que notre homme pratiquait la médecine à la ville avant de l’exercer à la campagne.

   - Secondo me potremmo azzardare anche un po’ piú in là. Osservi questo oggetto sotto un punto di vista. Quale sarà stata l'occasione piú probabile per offrire un dono del genere? Quando si saranno riuniti, i suoi amici, per regalargli questo pegno della loro gratitudine? Evidentemente nel momento in cui il dottor Mortimer si sarà ritirato dal servizio ospedaliero per avviare la propria professione in privato. Sappiamo che il dono c'è stato, e supponiamo sia avvenuto un cambiamento da un ospedale cittadino a una clientela di campagna. Spingeremmo dunque troppo oltre le nostre fantasie se affermassimo che il dono è stato offerto per questo trasferimento?

   — Nous devons aller plus loin dans nos suppositions. Suivez cette piste. À quelle occasion est-il le plus probable qu’on ait offert ce cadeau ? Quand les amis du docteur Mortimer se seraient-ils cotisés pour lui donner un souvenir ? Certainement au moment où il quittait l’hôpital pour s’établir…. Nous savons qu’il y a eu un cadeau…. Nous croyons qu’il y a eu passage d’un service d’hôpital à l’exercice de la médecine dans une commune rurale. Dans ce cas, est-il téméraire d’avancer que ce cadeau a eu lieu à l’occasion de ce changement de situation ?

   - Certo, la cosa mi sembra probabile.

   — Cela semble très plausible.

   - Le farò adesso osservare che il nostro uomo non può aver fatto parte della direzione dell'ospedale, giacché una posizione simile può essere tenuta soltanto da un medico che abbia a Londra una solida e vasta clientela, che non si rassegnerebbe pertanto a ritirarsi in campagna. Che cosa era dunque il nostro uomo? Se lavorava nell'ospedale senza far parte del personale direttivo, non poteva che essere un chirurgo o un medico interno... poco più, quindi, di uno studente anziano. E se n'è andato cinque anni fa... la data è sul bastone. Perciò, mio caro Watson, il suo austero medico di famiglia di mezza età scompare nel vuoto e ne emerge invece un giovanotto al disotto della trentina, simpatico, privo di ambizioni, distratto, e possessore di un cane prediletto che io immaginerei su per giù un po' più grande di un cane bassotto e piú piccolo di un mastino.

   — Maintenant vous remarquerez que le docteur Mortimer ne devait pas appartenir au service régulier de l’hôpital. On n’accorde ces emplois qu’aux premiers médecins de Londres – et ceux-là ne vont jamais exercer à la campagne. Qu’était-il alors ? Un médecin auxiliaire…. Il est parti, il y a cinq ans… lisez la date sur la canne. Ainsi votre médecin, grave, entre deux âges, s’évanouit en fumée, mon cher Watson, et, à sa place, nous voyons apparaître un garçon de trente ans, aimable, modeste, distrait et possesseur d’un chien que je dépeindrai vaguement plus grand qu’un terrier et plus petit qu’un mastiff. »

   Scoppiai in una risata incredula, mentre Sherlock Holmes si sprofondava nel suo divanetto lanciando verso il soffitto anelli di fumo indefiniti.

   Je souris d’un air incrédule, tandis que Holmes se renversait sur le canapé, en lançant au plafond quelques bouffées de fumée.

   - Per quel che riguarda l'ultima parte non ho dati sufficienti per controllare le sue asserzioni - dissi - ma comunque non è difficile stabilire alcuni particolari inerenti all'età del nostro uomo e alla sua carriera professionale. Tolsi dalla mia libreria la Guida Medica e ne sfogliai le pagine sino alla lettera M. Vi erano parecchi Mortimer, ma uno solo di essi poteva essere il nostro visitatore. Lessi ad alta voce l‘informazione al suo riguardo.

   « Je ne puis contrôler cette dernière assertion, dis-je ; mais rien n’est plus facile que de nous procurer certains renseignements sur l’âge et les antécédents professionnels de notre inconnu. » Je pris sur un rayon de la bibliothèque l’annuaire médical et je courus à la lettre M. J’y trouvai plusieurs Mortimer. Un seul pouvait être notre visiteur. Je lus à haute voix :

   - "Mortimer James, M.R.C.S., 1882, Grimpen Dartmoor, Devon. Chirurgo interno all'Ospedale di Charing Cross dal 1882 al 1884. Vincitore del Premio Jackson per la patologia comparata, con un saggio intitolato “La malattia è una sopravvivenza?”. Socio corrispondente della Società di Patologia svedese. Autore di Capricci dell'atavismo (Lancet, 1882), Siamo in progresso? (Journal of Psychology, marzo 1883). Ispettore medico dei circondari di Grimpen, Thorsley, High Barrow."

   — « Mortimer, James, M. R. C. S. [1] 1882 ; Grimpen, Dartmoor, Devon. Interne de 1882 à 1884 à l’hôpital de Charing Cross. Lauréat du prix Jackson pour une étude de pathologie comparée, intitulée : « L’hérédité est-elle une maladie ? » Membre correspondant de la Société pathologique suédoise. Auteur de « Quelques caprices de l’atavisme » (The Lancet, 1882), « Progressons-nous ? » (Journal de Pathologie, 1883). Médecin autorisé pour les paroisses de Grimpen, Thornsley et High Barrow. »

   - Nessun accenno a un circolo di caccia locale, caro Watson - mi fece Holmes con sorrisetto malizioso - ma un medico di campagna, come lei ha molto astutamente osservato. Io ritengo di essere discretamente giustificato per quel che riguarda le mie illazioni. In quanto agli aggettivi da me usati, ho detto, se ben ricordo, che si trattava di un uomo simpatico, privo di ambizioni e distratto. So per esperienza che a questo mondo soltanto un uomo simpatico riceve attestati di amicizia, soltanto un uomo privo di ambizioni abbandona una professione a Londra per ritirarsi in campagna, infine soltanto un uomo distratto lascia il proprio bastone anziché il proprio biglietto da visita dopo averti aspettato per un'ora nella tua stanza.

   — Hé ! Watson, il n’est nullement question de société de chasse, fit Holmes avec un sourire narquois ; mais bien d’un médecin de campagne, ainsi que vous l’aviez finement pronostiqué, d’ailleurs. Mes déductions se confirment. Quant aux qualificatifs dont je me suis servi, j’ai dit, si je me souviens bien : aimable, modeste et distrait. Or, on ne fait de cadeaux qu’aux gens aimables ; un modeste seul abandonne Londres pour se retirer à la campagne et il n’y a qu’un distrait pour laisser sa canne au lieu de sa carte de visite, après une attente d’une heure dans notre salon.

   - E il cane?

   — Et le chien ? repris-je.

   - Ha l'abitudine di portare questo bastone dietro le calcagna del suo proprietario. Trattandosi di un bastone pesante, il cane ha sempre dovuto stringerlo saldamente per il centro, e in questo punto infatti le impronte dei suoi denti sono visibilissime. La mascella del cane, come è dimostrato dallo spazio frammezzo a queste impronte, è troppo larga a parer mio, per appartenere a un bassotto, mentre non è larga abbastanza per poter essere quella di un mastino. Potrebbe trattarsi... ma sì, per Giove, si tratta proprio di un cane da caccia dal pelo riccio.

   — Le chien porte ordinairement la canne de son maître. Comme elle est lourde, il la tient par le milieu, fortement. Regardez la marque de ses crocs ! Elle vous indiquera que la mâchoire est trop large pour que le chien appartienne à la race des terriers et trop étroite pour qu’on le range dans celle des mastiffs. C’est peut-être,… oui, parbleu ! c’est un épagneul ! »

   Nel dire questo si era alzato e si era messo a passeggiare per la stanza, ma quasi subito si fermò nel vano della finestra. Vi era nella sua voce un tono tale di convinzione che alzai gli occhi sorpreso.

   Tout en parlant, Holmes s’était levé et arpentait la pièce. Il s’arrêta devant la fenêtre. Sa voix avait un tel accent de conviction que la surprise me fit lever la tête.

   - Mio caro amico, come può affermare con tanta sicurezza una simile ipotesi?

   « Comment, mon cher ami, dis-je, pouvez-vous affirmer cela ?

   - Per la semplicissima ragione che vedo il cane in carne e ossa proprio sulla soglia di casa nostra, ed ecco lo squillo di campanello del suo padrone. Non si muova, Watson, la prego. Si tratta di un suo confratello, e la sua presenza potrà forse essermi di grandissimo aiuto. Questo è il momento drammatico, incontro del destino, Watson, in cui udiamo un passo sulle scale che sta per entrare nella nostra vita, senza che noi ancora sappiamo se ci porterà gioia o sventura. Che cosa vuole questo dottor James Mortimer, uomo di scienza da Sherlock Holmes, lo specialista del delitto? Si accomodi!

   — Pour la raison bien simple que j’aperçois le chien à notre porte et que voilà le coup de sonnette de son maître…. Restez, Watson ; le docteur Mortimer est un de vos confrères, votre présence me sera peut-être utile…. Que vient demander le docteur Mortimer, homme de science, à Sherlock Holmes, le spécialiste en matière criminelle ?… Entrez ! »

   La figura del nostro visitatore fu per me una sorpresa, poiché mi ero aspettato di vedere in lui l'esemplare tipico del medico condotto. Era invece un uomo molto alto e magro, con un lungo naso a becco che sporgeva tra due vividi occhi grigi, posti l'uno vicino all'altro e gaiamente luccicanti da dietro un paio di occhiali cerchiati d'oro. Era vestito secondo la foggia tipica della sua professione, ma in modo alquanto sciatto, poiché la sua giacca a coda di rondine era unta e bisunta e aveva l'orlo dei pantaloni sfrangiati. Benché fosse ancora giovane, la sua lunga schiena era già incurvata, e camminava con una caratteristica mossa in avanti del capo e con un aspetto generale di benevolenza da impiccione. Nell'entrare, i suoi occhi caddero sul bastone che Holmes teneva in mano, ed egli corse a prenderlo con un'esclamazione di gioia.

    - Oh, come sono contento! - esclamò. - Non ricordavo piú se lo avevo lasciato qui oppure all'Agenzia di Navigazione. Non vorrei perdere questo bastone per tutto l'oro del mondo.

   M’attendant à voir le type du médecin de campagne que j’avais dépeint, l’apparition de notre visiteur me causa une vive surprise. Le docteur Mortimer était grand, mince, avec un long nez crochu qui débordait entre deux yeux gris, perçants, rapprochés l’un de l’autre et étincelants derrière des lunettes d’or. Il portait le costume traditionnel – mais quelque peu négligé – adopté par ceux de sa profession ; sa redingote était de couleur sombre et son pantalon frangé. Quoique jeune, son dos se voûtait déjà : il marchait la tête penchée en avant et son visage respirait un air de grande bonhomie. En entrant, il aperçut sa canne dans les mains de Holmes et il se précipita avec une expression joyeuse : « Quel bonheur ! fit-il. Je ne me souvenais plus où je l’avais laissée…. Je ne voudrais pas perdre cette canne pour tout l’or du monde.

   - Si tratta di un omaggio, a quel che vedo - osservò Holmes.

   — Un cadeau, n’est-ce pas ? interrogea Holmes.

   - Esatto.

   — Oui monsieur.

   - Da parte dell'Ospedale di Charing Cross?

   — De l’hôpital de Charing Cross ?

   - Mi è stato appunto donato laggiú da alcuni amici in occasione del mio matrimonio.

   — De quelques amis que j’y comptais… à l’occasion de mon mariage.

   - Ahi, ahi, le cose si mettono male! - disse Holmes scuotendo il capo.

   — Ah ! fichtre ! c’est ennuyeux, répliqua Holmes, en secouant la tête. »

   Il dottor Mortimer ammiccò da dietro le lenti con un'espressione di mite stupore.

   Le docteur Mortimer, légèrement étonné, cligna les yeux.

   - Perché le cose si mettono male?

   « Qu’y a-t-il d’ennuyeux ?

   - Oh, niente! Soltanto che lei ha scompigliato le nostre modeste deduzioni. Lei mi stava parlando del suo matrimonio, se non erro!

   — Vous avez dérangé nos petites déductions…. Vous dites : votre mariage ?

   - Sissignore. Mi sono sposato, e così ho lasciato l'ospedale e con esso ogni speranza di formarmi una clientela, ma avevo necessità di costruirmi una casa mia.

   — Oui. Pour me marier, j’ai quitté l’hôpital…. Je désirais me créer un intérieur.

   - Dunque non eravamo poi caduti tanto in errore, dopo tutto - osservò Holmes. - E ora, egregio dottor Mortimer...

   — Allons, fit Holmes, après tout, nous ne nous sommes pas trompés de beaucoup…. Et maintenant, docteur Mortimer….

   - Signor Mortimer, signor Mortimer... un umilissimo M.R.C.S, Membro del Collegio Reale dei Chirughi.

   — Non, monsieur ! M. Mortimer, tout bonnement !… Un humble M. R. C. S.

   - Un uomo però dalla mente molto precisa, a quel che vedo.

   — Et, évidemment, un homme d’un esprit pratique.

   - Oh, un semplice dilettante della scienza, signor Holmes, un raccoglitore di conchiglie lungo le rive del grande oceano ignoto. Credo di rivolgermi appunto al signor Sherlock Holmes e non...

   — Oh ! un simple minus habens, un ramasseur de coquilles sur le rivage du grand océan inconnu de la science. C’est à M. Sherlock Holmes que je parle ?….

   - No, questo è il mio amico dottor Watson.

   — Oui ; et voici mon ami, le docteur Watson.

   - Lietissimo di conoscerla: ho inteso fare il suo nome unitamente a quello del suo amico. Lei m'interessa moltissimo, signor Holmes. Non mi sarei davvero aspettato un cranio così dolicocefalo né uno sviluppo sopra-orbitale tanto accentuato. Mi consente di far scorrere il mio dito lungo la sua sutura parietale? Un'impronta del suo cranio, egregio signore, sino a quando l'originale non sarà disponibile, formerà il vanto di ogni museo antropologico. Lungi da me ogni intento adulatorio, ma le confesso che invidio il suo cranio.

   — Très heureux de faire votre connaissance, monsieur. J’ai souvent entendu prononcer votre nom avec celui de votre ami. Vous m’intéressez vivement, monsieur Holmes. J’ai rarement vu un crâne aussi dolichocéphalique que le vôtre, ni des bosses supra-orbitales aussi développées. Voulez-vous me permettre de promener mon doigt sur votre suture pariétale ? Un moulage de votre crâne, monsieur, en attendant la pièce originale, ferait l’ornement d’un musée d’anthropologie. Loin de moi toute pensée macabre ! Mais je convoite votre crâne. »

   Con un cenno cortese della mano Sherlock Holmes invitò il nostro eccentrico visitatore a sedere.

    - Mi accorgo che lei è un entusiasta della sua materia quanto lo sono io della mia - disse. - Noto dal suo indice che lei fa da sé le sue sigarette: non esiti ad accendersene una, la prego.

   Holmes montra une chaise à cet étrange visiteur. « Vous êtes un enthousiaste de votre profession, comme je le suis de la mienne, dit-il. Je devine à votre index que vous fumez la cigarette… ne vous gênez pas pour en allumer une. »

   Il signor Mortimer cavò di tasca cartine e tabacco e arrotolò quest'ultimo entro una cartina con sorprendente destrezza. Aveva dita vibratili e lunghe, agili e inquiete come le antenne di un insetto.

   Notre homme sortit de sa poche du papier et du tabac, et roula une cigarette avec une surprenante dextérité. Il avait de longs doigts, aussi agiles et aussi mobiles que les antennes d’un insecte.

   Holmes taceva, ma avevo capito dalle sue brevi occhiate che il nostro strano ospite lo aveva acceso di un vivo interesse.

   Holmes demeurait silencieux ; mais ses regards, obstinément fixés sur notre singulier compagnon, me prouvaient à quel point celui-ci l’intéressait.

   - Immagino - disse infine - che non è stato soltanto lo scopo di esaminare il mio cranio che l'ha spinta a farmi l'onore di venire qui ieri sera e di nuovo quest'oggi: non è così?

   Enfin Holmes parla. « Je présume, monsieur, dit-il, que ce n’est pas seulement pour examiner mon crâne que vous m’avez fait l’honneur de venir me voir hier et de revenir aujourd’hui ?

   - Oh, no, caro signore, certo che no; per quanto sia felice che mi si sia offerta questa invidiabile occasione. Sono venuto da lei, signor Holmes, perché riconosco di essere un uomo completamente privo di senso pratico, e perché mi trovo improvvisamente di fronte a un problema gravissimo e del tutto insolito. Ora, poiché ammetto che lei in materia è il secondo esperto d'Europa...

   — Non, monsieur, non,… bien que je me réjouisse de cet examen. Je suis venu, monsieur Holmes, parce que je reconnais que je ne suis pas un homme pratique et ensuite parce que les circonstances m’ont placé en face d’un problème aussi grave que mystérieux. Je vous considère comme le second parmi les plus habiles experts de l’Europe….

   - Davvero? Posso chiederle chi ha l'onore di essere considerato da lei il primo? - scattò Holmes con una certa asprezza.

   — Vraiment ! Puis-je vous demander le nom de celui que vous mettez en première ligne ? fit Holmes avec un peu d’amertume.

   - Per chiunque sia dotato di un cervello matematicamente scientifico, l'opera di Monsieur Bertillon non ha rivali.

   — L’œuvre de M. Bertillon doit fort impressionner l’esprit de tout homme amoureux de précision scientifique.

   - Perché non consulta dunque Monsieur Bertillon?

   — Alors, pourquoi ne le consultez-vous pas ?

   - Io ho parlato, caro signore, di cervelli "matematicamente scientifici", ma è risaputo che come uomo pratico lei sia insuperabile. Oh, spero, egregio signore, di non averla inavvertitamente...

   — J’ai parlé de précision scientifique. Mais, en ce qui concerne la science pratique, il n’y a que vous…. J’espère, monsieur, que je n’ai pas involontairement….

   - Be', lasciamo perdere - tagliò corto Holmes. - Io penso, dottor Mortimer, che farebbe bene a esporrni senza altri indugi la natura esatta del problema intorno al quale ella chiede la mia assistenza.

   — Un peu, interrompit Holmes. Il me semble, docteur, que, laissant ceci de côté, vous feriez bien de m’expliquer exactement le problème pour la solution duquel vous réclamez mon assistance. »

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